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Le fasi di un progetto di finanza agevolata: cosa fare dalla ricerca bandi alla rendicontazione

Un progetto funziona quando segue una sequenza operativa chiara: obiettivi, attività, tempi, responsabilità e documenti devono scorrere senza attriti dall’inizio alla fine.


In Italia l’offerta di misure nazionali e regionali è ampia; senza metodo si rischia di perdere scadenze o candidarsi allo strumento sbagliato.



Ricerca bandi e valutazione di eleggibilità


La prima tappa è la ricerca bandi mirata: non un elenco generico, ma una selezione in linea con obiettivi, settore, dimensione d’impresa, territorio e calendario.


Subito dopo arriva la valutazione di eleggibilità, che verifica requisiti formali e sostanziali, spese ammissibili, intensità di aiuto e vincoli temporali.


Qui conviene chiarire la differenza tra bando, contributo e agevolazione, per non confondere la cornice procedurale con il beneficio economico. Se emergono gap documentali o organizzativi, è meglio risolverli adesso che in piena candidatura.


Progettazione e presentazione della domanda


Quando l’eleggibilità regge, si passa alla progettazione: obiettivi misurabili, deliverable, cronoprogramma realistico, budget difendibile, ruoli e responsabilità.


Il nesso tra problema, attività e risultati deve essere evidente, così come l’addizionalità del contributo.


Dalla base progettuale si prepara la domanda: modulistica, allegati, preventivi, lettere, CV delle risorse, dichiarazioni. Una checklist prima dell’invio riduce il rischio di errori che portano all’esclusione; per un approccio operativo vedi le 5 domande da farti prima della candidatura e come trasformare un’idea in progetto finanziabile.


Gestione del progetto e rendicontazione


Dopo l’ammissione inizia la parte decisiva: gestione secondo cronoprogramma e rendicontazione ordinata di spese e attività. Servono tracciati chiari di contratti, ordini, fatture, pagamenti, timesheet, report tecnici e di avanzamento.


La rendicontazione non è un adempimento finale ma un processo continuo, che tutela la liquidazione del contributo e la reputazione dell’impresa verso gli enti.


Un owner interno, incontri periodici e un sistema di controllo scadenze mantengono il progetto nei binari; se qualcosa slitta, si interviene presto con una revisione motivata e documentata.


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